Oggi parliamo della cessione del quinto per la ristrutturazione della casa. Si tratta di una soluzione facile da ottenere e altamente vantaggiosa. Questo prestito consente di ottenere una cifra consistente per far fronte a spese di manutenzione e ristrutturazione di un immobile.
Come ben sai, la cessione del quinto è un prestito non finalizzato. Questo vuol dire che a differenza di altri prestiti, non è necessario presentare alla banca o alla finanziaria preventivi, fatture e documenti relativi ai lavori che si desidera effettuare. È importante ricordare, inoltre, che si tratta di un prestito destinato, solo per citare alcune categorie, a dipendenti:
- statali
- pubblici
- parastatali
- ministeriali
- insegnanti
- forze armate
- privati
- pensionati Inps.
E ancora a soggetti che in passato sono stati protestati o segnalati come cattivi pagatori.
A facilitare ancor più le cose per i soggetti richiedenti possiamo ricordale la convenzione con NoiPA – Noi Pubblica Amministrazione che rende le cose ancora più semplici.
Documenti necessari
Ora guarda questo. Iniziamo subito con il comprendere quali sono i documenti indispensabili per richiedere tale prestito. Trattandosi di un prestito che non necessita di garanzie, queste ultime infatti sono rappresentate dal rapporto di lavoro e dallo stipendio, è una soluzione facilmente ottenibile. A pagare le rate, trattenute dalla busta paga o dalla pensione, sono rispettivamente il datore di lavoro e l’ente pensionistico.
Per richiedere il prestito con cessione del quinto per ristrutturazione della casa non servono molti documenti. Nello specifico questi sono:
- Carta di Identità in corso di validità
- Codice fiscale
- Ultima busta paga/cedolino della pensione
- CUD
- Modello Obis (per i pensionati).
E se il prestito viene richiesto da un cittadino extracomunitario? Quest’ultimo deve presentare anche il permesso di soggiorno riportante la data di ingresso in Italia.
Cifra ottenibile
Chiaramente sia gli istituti finanziari che le banche propongono prestiti differenti. È possibile dire che in generale la cifra richiedibile va dai 2.500 euro ai 75 mila euro. L’istruttoria, volta a verificare i requisiti del soggetto richiedente, dura pochi giorni ed è possibile ottenere il denaro entro poche settimane a mezzo assegno o bonifico bancario. È importante sottolineare che l’importo ottenibile, tramite cessione del quinto, è strettamente legato alla rata che si può pagare.
Dal totale è necessario detrarre:
- Spese accessorie per l’avvio della pratica
- Gestione ed estinzione della pratica
- Interessi dovuti.
Quanto dura il prestito? Da 24 mesi a 120 mesi, ma nel caso di piccoli mutui è possibile rimborsare il prestito anche in 12 mesi. Ricorda, inoltre, che se previsto dal contratto è sempre possibile estinguere anticipatamente il prestito. Per farlo è necessario versare:
- La rimanenza dovuta
- Rimborsare gli interessi non goduti
- Pagamento di una pensale pari all’1%del capitale residuo.
I dipendenti pubblici, infine, possono beneficiare anche della cosiddetta doppia cessione del quinto.
Il tasso di interesse
Quando si richiede la cessione del quinto per la ristrutturazione di una casa è possibile usufruire di rate con tasso fisso. La rata viene così suddivisa in tre quote, indispensabili per sostenere le spese vive relative al prestito:
- Quota d’interesse
- Assicurativa (rischio vita e perdita del lavoro)
- Capitale.
I tassi applicati variano da un istituto all’altro, ma sono sempre indicati all’interno della proposta di prestito e pertanto comparabili con soluzioni offerte dai diversi istituti. Anche i pensionati, grazie alle convenzioni stipulate dall’Inps, possono usufruire di tassi vantaggiosi per scegliere liberamente la soluzione più adatta.
Normativa vigente
Chi vuole effettuare lavori di manutenzione, restauro e ristrutturazione edilizia può usufruire anche di agevolazioni fiscali che vengono concesse dallo Stato. Grazie alla dichiarazione dei redditi è infatti possibile sottrarre dal pagamento dell’Irpef parte delle spese sostenute per la propria abitazione.
In relazione a ciò, ricorrere alla cessione del quinto per la ristrutturazione di un immobile risulta essere ancora più vantaggioso, dal momento che può recuperare parte della cifra, alleggerendo così la rata. In generale il Fisco non considera tale prestito. Questo vuol dire che nel caso in cui si abbia necessità di una certa liquidità è possibile abbinare la cessione del quinto alle detrazioni Irpef. Affrontando con più serenità i costi della stessa ristrutturazione.