Cessione del Quinto o Mutuo: Cosa Scegliere

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Meglio il mutuo o la cessione del quinto? Questa è una domanda enormemente diffusa, a cui possiamo rispondere unicamente noi: ovvero, sono le nostre esigenze personali a doverci guidare sotto questo aspetto. Qui potete trovare un elenco di documenti per la cessione del quinto per iniziare a farvi una panoramica più chiara su cosa occorre. La guida tra mutuo e cessione del quinto.

Cos’è il mutuo

Quando vogliamo chiedere un prestito, dobbiamo sempre considerare i motivi, le ragioni dietro questa scelta. Perché? Per cosa ci occorre? Vogliamo comprare casa, ristrutturarla, o magari siamo in un momento di incertezza economica e ci occorre liquidità?

Queste domande non sono banali o retoriche, perché, anzi, ci permettono di capire come muoverci. Prima di tutto, iniziamo dal mutuo, che di fatto è un prestito finalizzato. Nel momento in cui richiediamo il mutuo, infatti, dobbiamo specificare subito per cosa ci occorre.

Con il mutuo, possiamo dunque ottenere delle somme importanti. Queste somme possono essere destinate per la ristrutturazione o l’acquisto di una casa, per esempio. Rispetto a un normale prestito, infatti, gli importi sono tendenzialmente più alti.

Talvolta, però, i mutui vengono richiesti per diversi motivi, come surroga, sostituzione, liquidità, consolidamento debiti. Naturalmente, sono legati a doppio filo ai tassi di interesse.

Tassi di interesse del mutuo

Sono proprio i tassi di interesse del mutuo a preoccupare maggiormente i richiedenti, ed è una fase estremamente delicata: durante la scelta tra mutuo o cessione del quinto, non possiamo non prenderci del tempo per approfondire proprio i tassi.

  1. Tasso fisso: iniziamo dal tasso fisso, che è uno dei più diffusi negli ultimi anni, a causa dell’oscillamento dell’Euribor, che determina invece i tassi variabili. Nel momento in cui richiediamo un mutuo a tasso fisso, infatti, sappiamo che i costi non cambieranno nel tempo e che le rate saranno uguali per tutta la durata del mutuo. Nonostante sia il più costoso, è quello maggiormente;

  2. Tasso variabile: a lungo, il mutuo con tasso variabile è stato una certezza. Di fatto, viene ricalcolato in base all’Euribor, con scadenze fisse. L’importo della rata, però, può subire anche importanti oscillazioni, non solo al ribasso, ma anche al rialzo. Ecco perché è tendenzialmente considerato meno costoso rispetto al tasso fisso. L’incertezza, però, è un rischio che non tutti sono disposti a correre;

  3. Tasso misto: veniamo, infine, al tasso misto, che invece, in base ad alcune scadenze prestabilite proprio durante il piano di rimborso del mutuo, dà la possibilità di passare dal tasso fisso al variabile o viceversa, sulla base della condizione economica più conveniente. Passare da un tasso all’altro, però, ha un costo: generalmente viene ripagato proprio dalla convenienza.

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Cos’è la cessione del quinto

Veniamo, adesso, alla cessione del quinto, dopo aver visto come funziona e cos’è il mutuo nello specifico, con i suoi tassi. Prima di tutto, per cessione del quinto si intende un prestito a tasso fisso. Non c’è alcun tasso variabile o misto.

Questa forma di prestito – ed è importante definirla così – viene riservata unicamente ad alcune persone: lavoratori dipendenti e pensionati. È un aspetto importante da conoscere, perché infatti non rientra la categoria dei liberi professionisti.

Contrariamente al mutuo, che abbiamo definito come prestito finalizzato, durante la fase di richiesta della cessione del quinto non dobbiamo specificare le ragioni o le motivazioni del prestito.

Essendo un prestito non finalizzato, possiamo sfruttarlo in base alle nostre esigenze. Non dobbiamo nemmeno presentare eventuali preventivi o ricevute, contrariamente al mutuo, dove è richiesta una documentazione a supporto.

Quanto possiamo ottenere? La liquidità non è altissima come per il mutuo, ma è comunque importante: da 5,000,00 euro fino a 75,000,00 euro. Aggiungiamo, inoltre, che la cifra che possiamo richiedere è strettamente connessa allo stipendio.

I piani di restituzione sono flessibili, ma attenzione: rispetto al mutuo, che può essere estinto sul lungo termine, la cessione del quinto prevede tempi di restituzione molto minori, di solito dai 2 ai 10 anni. È un aspetto da tenere assolutamente in considerazione, anche e soprattutto in base alla somma richiesta.

Vantaggi

A questo punto, è bene capire i vantaggi di questa forma di prestito. Sicuramente, spiccano praticità e convenienza, dal momento in cui i pagamenti mensili vengono detratti direttamente dallo stipendio o dalla pensione. Pertanto, non c’è in alcun modo il rischio di perdere una rata, o di insolvenze.

È altresì importante notare la sostenibilità della cessione del quinto. Poiché l’importo delle rate mensili non può superare il 20% dello stipendio netto o della pensione, la persona che lo richiede mantiene comunque il suo stile di vita.

Conclusione: cosa scegliere tra mutuo e cessione del quinto?

Per questo aspetto, però, apriamo una piccola parentesi. Prima di procedere con la richiesta della cessione del quinto, è sempre importante considerare il proprio budget e le spese “vive” che ogni mese pesano sullo stipendio. La risposta, alla fine, dipende da noi: dalle nostre esigenze, preferenze e soprattutto dalle necessità che ci spingono a richiedere il prestito.

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