Cessione Del Quinto Sulla Pensione Di Reversibilità

Liliana Serio
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È possibile richiedere la cessione del quinto sulla pensione di reversibilità? Si tratta di una domanda che in molti ad oggi si pongono. Per tale motivo cercheremo di fare chiarezza su questo argomento, spiegandoti in particolar modo che cos’è la pensione di reversibilità e chi può usufruirne.

E ancora vedremo quali sono i requisiti necessari per usufruire di questo particolare tipo di pensione, a quanto ammonta il suo importo e soprattutto cercheremo di comprendere se un pensionato che percepisce una pensione di reversibilità può chiedere un prestito con cessione del quinto.

Iniziamo, quindi, subito con il dire che

La pensione di reversibilità rappresenta una forma di reddito fisso e continuativo e per tale motivo è sempre finanziabile con la cosiddetta cessione del quinto.

Come per ogni prestito, anche questa tipologia ha le sue eccezioni. Nel caso specifico possiamo dire che non è possibile richiedere il prestito se la cifra percepita dal pensionato, dopo il calcolo della rata mensile di rimborso, è inferiore al tetto minimo fissato dallo Stato italiano, destinato alla “sopravvivenza”. Stiamo parlando della pensione minima, volta a soddisfare i bisogni primari di un individuo, che viene stabilita di anno in anno e al di sotto della quale non è possibile scendere.

Cosa fare in questo caso? È necessario optare per altre soluzioni, rivolgendosi ad un istituto di credito o finanziario che mette a disposizione dei pensionati strumenti per tale tipologia di richiesta.

cessione del quinto sulla pensione di reversibilità

Che cos’è la pensione di reversibilità?

Prima di addentrarci all’interno del nostro argomento e capire come funziona la cessione del quinto sulla pensione di reversibilità, cerchiamo di comprendere che cos’è e a chi spetta la reversibilità?

Iniziamo subito con il darne una definizione.

La pensione di reversibilità è un assegno pensionistico destinato alla famiglia di un soggetto deceduto, che al momento della sua morte aveva seguenti caratteristiche:

  • era già in possesso di una pensione di vecchiaia,
  • non la percepiva ma aveva maturato in vita i requisititi per ottenerla.

Come si presenta la domanda per la pensione di reversibilità? È molto semplice. La domanda si può presentare direttamente online cliccando su: “Accedi al servizio” dal sito dell’Inps oppure nei seguenti modi:

  1. Chiamare il numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164 164 da rete mobile
  2. In alternativa è possibile usufruire dei servizi telematici messi a disposizione dal patronato e dagli intermediari dell’Istituto.

A chi spetta la pensione di reversibilità?

cessione del quinto sulla pensione di reversibilità famiglia

Iniziamo con il comprendere a chi spetta la pensione.

Per legge ne hanno diritto, in qualità di superstiti, i membri della famiglia in base al grado di parentela.

Cerchiamo di capire in che modo.

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Coniuge

  1. Il coniuge (anche nel caso di separazione legale)
  2. Anche il coniuge divorziato, se quest’ultimo è:
  • Titolare dell’assegno periodico divorzile
  • Non si è sposato nuovamente
  • La data di inizio del rapporto assicurativo del defunto è anteriore al giorno della sentenza che ha stabilito lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio.

Figli ed equiparati

I figli e gli equiparati secondo le seguenti modalità:

  1. Che abbiano meno di 18 anni.
  2. Oppure, al di là dell’età, che siano inabili al lavoro e a carico del genitore nel momento in cui quest’ultimo viene a mancare.
  3. Per gli studenti a carico del genitore al momento della sua morte, il limite di 18 anni si alza fino a 21 anni. Attenzione, però. Gli studenti universitari possono usufruirne per tutto il corso di laurea, ma entro e non oltre i 26 anni di età.
  4. Studenti che lavorano ma hanno un reddito annuo inferiore al trattamento minimo annuo di pensione previsto dall’Assicurazione Generale Obbligatoria maggiorato del 30% e in proporzione al periodo in cui si è lavorato.

Cosa si intende per “figli ed equiparati”?

  • Adottati e affiliati del soggetto deceduto
  • Riconosciuti o giudizialmente dichiarati
  • Non riconoscibili dal deceduto ma per i quali, per sentenza del giudice, versava il mantenimento o gli alimenti
  • E ancora i non riconoscibili dal deceduto che in fase successione hanno ottenuto l’assegno vitalizio
  • Nati da un altro matrimonio
  • Riconosciuti o giudizialmente dichiarati dal coniuge del defunto
  • Minori in affidamento
  • Nipoti minori che risultano vivere ed essere a carico degli ascendenti
  • I figli nati entro il 300° giorno dalla data di decesso del padre.

Altri familiari: genitori e fratelli

Passiamo adesso ad esaminare un’altra situazione. Quella in cui non vi sono né il coniuge né i figli o semplicemente non ne hanno diritto. In questo caso specifico, il trattamento pensionistico viene riconosciuto ai genitori del pensionato defunto. Sempre che, alla morte di quest’ultimo:

  • Abbiano almeno 65 anni
  • Non abbiano una pensione
  • Siano a carico del deceduto.

Nel caso in cui non vi siano coniuge, figli o genitore o semplicemente non risultassero come aventi diritto, la pensione viene riconosciuta ai fratelli celibi e alle sorelle nubili se:

  • Inabili al lavoro
  • Non risultino titolari di una pensione
  • Anche loro siano a carico del deceduto.

Quali sono gli importi relativi alla pensione?

Considerando la normativa vigente, gli importi della pensione di reversibilità sono suscettibili di variazione in base alla situazione familiare. Come si evince dal sito dell’Inps, le percentuali sono così distribuite:

  1. Il coniuge senza figli: 60%
  2. E ancora il coniuge con un figlio: 80%
  3. Infine, coniuge con due o più figli: 100%

Attenzione, però. Se ad avere diritto sono i figli, o genitori o fratelli o sorelle, allora le aliquote di reversibilità si distribuiscono in tal modo:

Aliquote di reversibilità

Soggetto Percentuale spettante
1 figlio 70%
2 figli 80%
3 o più figli 100%
1 genitore 15%
2 genitori 30%
1 fratello o sorella 15%
2 fratelli o sorelle 30%
3 fratelli o sorelle 45%
4 fratelli o sorelle 60%
5 fratelli o sorelle 75%
6 fratelli o sorelle 90%
7 fratelli o sorelle 100%

Abbiamo visto, in precedenza, che il trattamento pensionistico può venir meno in alcuni casi. Inoltre, a seguito della riforma sulla previdenza sociale del 1995, è stato stabilito che in presenza di altri redditi, l’assegno di reversibilità si riduce così come spiegato nella tabella sottostante:

Riduzione assegno di reversibilità

Reddito percepito Percentuale di riduzione
Superiore a 3 volte la pensione minima 25%
Superiore a 4 volte 40%
Superiore a 5 50%

Che cosa vuol dire questo? Teniamo in considerazione che la riduzione della pensione avviene già in presenza di reddito lordo inferiore a 20mila euro. A questo si aggiunga che la decurtazione viene effettuata su una cifra che di suo è già inferiore. Se come abbiamo visto un coniuge ottiene il 60% è probabile che alla fine percepisca soltanto il 45%.

Cessione del quinto sulla pensione di reversibilità

Fatte le dovute premesse, raggiungiamo il fulcro del nostro argomento, rispondendo alla domanda: è possibile richiedere la cessione del quinto? La risposta è sì.

Un soggetto che percepisce una pensione superiore al minimo imposto dallo Stato per la sopravvivenza può richiedere un prestito con cessione del quinto della pensione di reversibilità o, se lo preferisce, un prestito personale tradizionale.


C’è un limite di età?
Sì. Quando si richiede la cessione del quinto sulla pensione di reversibilità il limite massimo per presentare la richiesta è di 85 anni. Invece, per un prestito tradizionale, il limite è fissato a 75 anni.

E per quanto riguarda la durata del prestito? Questa è variabile. Parte da un minimo di un anno per giungere a un massimo di 10 anni.

Inoltre, come avviene per i prestiti con cessione del quinto Inps, anche i protestati possono richiedere il prestito in questione.

La cifra massima richiedibile è strettamente connessa all’assegno previdenziale percepito. E ancora dalle condizioni stabilite dall’istituto bancario con il quale si stipula il prestito.

In linea generale, possiamo dire che i prestiti vanno da 15mila a 80mila euro. Ma è anche vero che alcune banche sono solite estendere questa cifra. Nel caso in cui si necessita di una piccola somma è possibile ricorrere anche al piccolo prestito Inpdap.

Chi può richiedere i prestiti Inpdap? Anche i cattivi pagatori. Come per gli altri casi, la cifra erogabile e la rata di rimborso del prestito sono definiti al momento del contratto, sulla base della quota cedibile della pensione.

Se si percepiscono più pensioni è possibile richiedere un prestito?

Anche per questa domanda la risposa è sì. Un soggetto che percepisce sia la pensione di reversibilità che quella Inps può sommare i due importi e determinare così la rata massima cedibile con cessione del quinto.

Vuoi un esempio pratico? Poniamo il caso che un pensionato percepisca:

  • Pensione di anzianità di 500 euro
  • E una di reversibilità da 1000 euro.

L’ammontare totale è di 1500 euro. Come ben sappiamo la cessione del quinto non deve superare il 20 per cento (il quinto) del reddito percepito.

Facendo un rapido calcolo, ovvero dividendo la somma totale per il quinto cedibile, nel seguente modo:

1.500 : 5 = 300

otteniamo una rata massima cedibile pari a 300 euro. Una cifra, quindi, del tutto sostenibile dal pensionato.

In conclusione

Alla luce di quanto detto, conviene richiedere la cessione del quinto sulla pensione di reversibilità? Partendo dal presupposto che ogni caso è a sé stante, è possibile dire che questa soluzione è un’opzione vantaggiosa per chi ha i requisiti per richiederla.

E questo non soltanto per la possibilità di avere una rata trattenuta direttamente dalla pensione. Ma anche per la possibilità di usufruire di tassi di interesse molto competitivi. Se messi a confronto, chiaramente, a un prestito personale tradizionale.

Grazie anche all’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa da parte del pensionato, la cessione del quinto è uno strumento che non necessita di ulteriori garanzie, se non il soddisfacimento dei requisiti richiesti.

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