Cessione Del Quinto Medici Convenzionati

Liliana Serio
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Sei interessato alla cessione del quinto per medici convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale? Ne parliamo oggi, cercando di capire di cosa si tratta, come funziona e chi può richiederla, fornendoti anche una possibile alternativa.

Iniziamo subito con il dire che la cessione del quinto è un prestito dedicato a coloro che operano in generale nel settore pubblico così come nel settore della medicina, che presenta diversi vantaggi. Una valida alternativa, della quale parleremo dopo, è il prestito delega, definito anche come il prestito “gemello” della tradizionale cessione del quinto.

Cominciamo allora a stabilire quali sono i soggetti che rientrano nella categoria “medici convenzionati” e che possono, pertanto, fare richiesta di cessione del quinto. Questi sono:

  • Biologi con iscrizione all’ENPAB
  • Veterinari con iscrizione all’ente ENPAV
  • Psicologi con iscrizione all’ente ENPAP
  • Farmacisti con iscrizione all’ente ENPAF
  • Pediatri o medici iscritti all’ENPAM

Per approfondire l’argomento leggi anche Cessione del quinto pensionati Enpam.

Cessione Del Quinto Medici Convenzionati

Normativa vigente

Il prestito per i medici convenzionati funziona come una normale cessione del quinto. Come sai, in base alla normativa vigente, la cessione rientra tra i prestiti personali ed è inquadrata nell’art. 1260 del Codice Civile, dove si chiariscono le caratteristiche della concessione di un credito a terzi a titolo gratuito o oneroso.

La legge è regolamentata dal DPR numero 180 del 5 gennaio 1950 che vede nascere la cessione del quinto come prestito per dipendenti statali e soltanto nel tempo, vista la sua funzionalità, anche per altri soggetti, come ad esempio i dipendenti pubblici e dipendenti privati.

Cessione del quinto per medici convenzionati

La cessione del quinto è un prestito non finalizzato, garantito e a firma unica che non richiede una giustificazione di spesa, a tasso fisso e rimborso mensile con rate costanti concesse a fronte della cessione volontaria di una parte dello stipendio (massimo un quinto).

È importante sottolineare che il datore di lavoro, in questo caso l’amministrazione pubblica, è una garanzia sufficiente per la banca o la finanziaria convenzionata che elargisce il prestito. Le rate, infatti, vengono rimborsate dal datore di lavoro e non dal soggetto richiedente, che le preleva direttamente dallo stipendio versato mensilmente.

Per la cessione del quinto, ancora, è necessario sottoscrivere due polizze assicurative:

  • rischio vita
  • e rischio impiego

indispensabili per salvaguardare sia l’ente che ha erogato il prestito sia i congiunti del richiedente in caso di premorienza o perdita del lavoro del soggetto interessato.

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Documenti necessari e iter burocratico

Per presentare la richiesta di cessione del quinto medici convenzionati è necessario allegare alla domanda alcuni documenti di facile reperimento. Tra questi ricordiamo in particolar modo:

  • Carta di Identità
  • Tessera sanitaria
  • Ultimo CUD
  • Due buste paga (le ultime chiaramente).

E per quanto riguarda l’iter burocratico? Basta rivolgersi a una finanziaria e presentare la pratica. L’istituto richiederà alla ASL di competenza la compilazione di una certificazione sulle competenze mensili, indispensabile per calcolare la rata massima e stabilire il preventivo definitivo.

Concordato il preventivo e apposte le dovute firme, una copia viene trasmessa all’Ufficio Convenzioni che controllerà che tutto sia in ordine. A questo punto la pratica potrà essere liquidata.

Delega di pagamento

Ed eccoci giunti all’alternativa di cui parliamo poco sopra. Il prestito con delega è un prestito che si affianca alla cessione del quinto con rata massima che non può superare il 40% dello stipendio. Per tale prestito è necessaria un’anzianità di lavoro minima (6 mesi) e anche in questo caso si tratta di un prestito rimborsabile con rate mensili fino a un quinto dello stipendio.

Inoltre, grazie alla convenzione con NoiPA, (acronimo di Noi, Pubblica Amministrazione) è possibile usufruire di tassi d’interesse molto vantaggiosi e di un iter burocratico molto veloce.

Anche in questo caso i documenti da fornire per la richiesta sono pochi:

  • Carta di Identità
  • Codice fiscale
  • Busta paga.

Come già accennato, la rata viene versata dalla propria amministrazione all’ente che eroga il prestito, motivo per cui si tratta di un prestito a basso rischio per le banche e le finanziarie, e di conseguenza facilmente ottenibile.

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